VERSO IL NUOVO CCNL : RISPETTARE LA SPECIFICITA’ MEDICI

Facciamo il punto: a ottobre 2015 il Governo aveva dato mandato all’Aran di avviare le trattative sindacali per ricercare l’intesa sulla rideterminazione dei comparti di contrattazione, per l’avvio della tornata contrattuale 2016/18. 

N.B.  La Legge “brunettissima” 150/2009 -a dir la verita’, in linea con lo stile autoritario del noto personaggio- la rideterminazione la aveva data come obbligo, senza alcuna intesa… 

In data 10/2 l’Aran propone, affermando a suo dire che “emergono possibilita’ di accordo”(!), il passaggio da 12 a 4 comparti di contrattazione collettiva nazionale nella Pubblica Amministrazione (ripetesi, la Legge gia’ lo aveva posto come obbligo…) e cioe’:    1-Sanità, 2-Regioni e Autonomie locali, 3-Funzioni centrali, Stato, Enti pubblici non economici e Agenzie fiscali, 4-Scuola, Università, Ricerca. Cui far corrispondere non piu’ di quattro aree per la dirigenza. 

 In data 12/2 viene emesso l’Atto di indirizzo del Ministro Madia, a tamburo battente, con i “criteri direttivi” del Ministro della Funzione pubblica, che conferma (ancora! e gli accordi sventolati, dove sono? chi li ha fatti in due giorni?) i 4 comparti : 

il documento, propedeutico -dicono…- alla trattativa per i rinnovi contratti pubblici per gli anni 2016-2018, andra’ all’esame dei Comitati di settore delle Regioni. Viene prevista “la collocazione del personale dirigente amm.tivo, tecnico e professionale della sanità nell’area della dirigenza amministrativa delle Regioni” (anche qui, in verita’ aveva gia’ disposto il tutto un’altra Legge, la 124/2015, e non si capisce pertanto allora se si fingono distrattamente trattative inesistenti…).                                                                                            E fin qui potremmo pure farcela andare bene, pensando infatti ad un altro criterio direttivo del Ministro, che e’ la “salvaguardia dei settori di spiccata specificita’…con norme differenziate per i lavoratori del medesimo comparto…”.

Per cui, diciamo noi, i medici potrebbero, come natura comanda, avere la flebile speranza di una salvaguardia almeno di un’ area dedicata…

Ma quando mai! Si affanna qualcuno a dire...Il 22/2 Cgil, Cisl e Uil scrivono a Lorenzin:Un’unica area per la dirigenza del Ssn”, chiedendo invece che la Dirigenza sanitaria-tecnica-professionale-amministrativa (Area III) e la dirigenza medica (Area IV) debbano confluire in una sola area.

 

E NO! NON CI STIAMO! QUALI SPECIFICITA’ SALVAGUARDATE? CURARE MALATI E FARE AMMINISTRAZIONE SONO DUE COSE TANTO RISPETTABILISSIME QUANTO DIVERSISSIME! 

SI’ AD UN’ AREA MEDICA NEL CCL!

 

Unione Generale Sindacale MEDICI

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