Come noto, questo farmaco (forse perche’ costa poco?), cosi’ utile come terapia anti-Covid, poche ore dopo la pubblicazione di un articolo (risultato poi falso e pateticamente ritirato dalla ex-prestigiosa rivista Lancet, https://www.corriere.it/esteri/20_giugno_03/coronavirus-lo-studio-che-ha-affossato-l-idrossiclorichina-basato-dati-sospetti-3468b932-a5a9-11ea-9dea-fe0c662b4b9d.shtml ) e’ stato sospeso assurdamente dall’AIFA.
Nell’articolo di LA REPUBBLICA, in cui viene citato anche il ns. iscritto, Consigliere nazionale e Segretario Piemonte, Direttore di Malattie infettive dell’Ospedale universitario Maggiore Carità di Novara, Pietro Luigi Garavelli, se ne parla.
E bene, come peraltro anche nel successivo articolo di IL FATTO QUOTIDIANO.
E SI PARLA ANCHE DEL RICORSO LEGALE CUI ABBIAMO ADERITO, COME SINDACATO, PERCHE’ SIA RILEGITTIMATO. In allegato, la relativa Procura.
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Idrossiclorochina. Nuovi studi ne confermano l’efficacia se usata in stadio precoce.
E adesso i 140 medici e sanitari, dopo l’istanza all’Aifa contro la sospensione dell’utilizzo, decidono di ricorrere al Tar https://www.repubblica.it/salute/medicina-e-ricerca/2020/07/06/news/per_l_idrossiclorochina_storia_senza_fine-261157993/
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Anche il Coordinatore nazionale della Commissione Salute della Conferenza delle Regioni, Assessore Regione Piemonte, Luigi Icardi, ha chiesto il riesame.
[ LEGGI LA PROCURA ]