Dopo anni e anni di forte espansione generalizzata, ha rilevato uno studio di N. Quirino basato sui dati di Eurostat e ripreso dall’autorevole periodico Il Sole 24 ORE-Sanita’, la spesa per il SSN nel periodo 2009-2013 ha cambiato ritmo, per le sempre piu’ serrate misure di contenimento a livello di tutti i paesi europei. Nella Ue-15 la crescita della spesa e’ generalmente calata sotto il 2% annuo, con notevoli divaricazioni monetarie tra i vari stati comunitari.
Si va dalla crescita tuttora persistente (in genere dei paesi del Nord) fino al crollo dato dal segno negativo per i paesi mediterranei -dal-13% in Grecia, per arrivare al -0,5% in Italia- che cosi’ vengono ad occupare le ultime posizioni in questa graduatoria della variazione annua percentuale: insomma, i PIIGS -acronimo razzista usato spesso dalla stampa specie anglosassone per indicare le asmatiche economie dei paesi del sud piu’ Irlanda- colpiscono ancora…..
Magra consolazione per noi avere l’accrescimento della spesa sanitaria meno peggio, tra i peggiori….
I restanti 10 paesi Ue, hanno tutti un segno positivo sulla crescita dell’investimento in salute.
Il tutto con un Governo che ha espanso notevolmente il debito pubblico, ma bloccato il SSN: per gli altri si’, per la sanita’ no…