PREMESSO CHE
1. Nel Decreto del Commissario ad Acta (DCA) SSR Regione Lazio n. U00259/2014 del 06.08.2014 al punto 5.6 era previsto che:
“L’organizzazione aziendale nelle sue articolazioni deve prevedere la separazione della linea clinica, il cui governo è affidato ai dipartimenti a direzione clinica, da quello assistenziale il cui governo è proprio delle UU.OO. delle professioni sanitarie, che a tal fine possono essere aggregate nel Dipartimento delle professioni sanitarie….”.
- Avverso tale Decreto e a tale fattispecie è stato a suo tempo presentato ricorso da una O.S. presso il TAR Lazio,
- il quale nella sentenza n. 6513/2015 ha risposto positivamente, determinando che:
a) “..non può essere messo in dubbio che la contestata netta separazione tra attività clinica e attività assistenziale, in assenza di norme che raccordano armonicamente lo svolgimento concreto delle suddette attività, verrebbe a generare una confusione di ruolo e di responsabilità che andrà a discapito del malato….”
b) “…la contestata autonomia risulta poi in palese contrasto con quanto stabilito dall’art.15, comma 6, del D.lgvo n.502/1992….” (nonche’ numerose altre Normative anche recenti identiche nella sostanza)
In altre parole il TAR ha voluto stabilire che non ci può essere autonomia tra linea clinica e linea assistenziale perché GENERA CONFUSIONE E IN CONTRASTO CON LA NORMATIVA
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- Il Commissario ad Acta, allora, con successivo DCA n. U00342/2015 del 17.07.2015, al punto 1, ha cosi’ riformulato la disposizione organizzativa:
“L’organizzazione aziendale…., prevede nelle sue articolazioni che la linea clinica e la linea assistenziale agiscano in maniera integrata nel rispetto delle relative peculiarità scientifiche, professionali ed organizzative. Le modalità con cui si realizzerà l’integrazione dovranno essere esplicitate nel Regolamento Dipartimentale“.
Quindi, non solo permane il contrasto con le Norme nazionali, ma per di piu’, irregolarmente, ASL di Roma e Lazio non hanno MAI adottato alcun Regolamento dipartimentale !!
Il sindacato Confintesa – UGS a mezzo dell’Avv. Simone Epis ha pertanto fatto ricorso nei confronti della Regione Lazio in quanto NON e’ stato elaborato alcun Regolamento.
Lo stesso ricorso ha superato lo scoglio di inammissibilità, prevista la possibilita’ di risarcimento danni e a breve sara’ presa un decisione in merito in sede giudiziaria.